E’ venerdì pomeriggio, ore 18,30. E’ stata una di quelle settimane in cui mi sono svegliata lunedì mattina sperando che arrivasse presto il venerdì sera.

Nell’aria magica e accogliente che si respira al centro di  Roma c’è  un viavai di gente italiana e straniera  che cammina frenetica fra vetrine sfavillanti e inneggianti all’opulenza.

Sono eccitata: si respira l’ aria frizzante d’autunno.

Cammino tra la gente su Via Del Corso  e  osservo ciò che mi circonda: le persone, i loro gesti, le loro emozioni. Una città frenetica abbastanza passionale da sperimentare  cose nuove, ma  altrettanto conservatrice  da custodire  tradizioni , modi di essere e di fare che permettono di  ostentare “la propria romanità” come un valore aggiunto rispetto ad altre città.

Non sto facendo una semplice passeggiata, ma una camminata con un preciso scopo: pensare a come scrivere un  articolo sulla mindfulness e nel frattempo effettuare la mia pratica di mindfulness informale: una meditazione camminata.

Imbocco  Piazza Navona  con un passo lento  e contemporaneamente osservo me stessa e scruto la realtà circostante.

Oh!  Ecco la vetrina allettante del mio baretto preferito: sembra un laboratorio di creazioni artistiche.

Aguzzo la vista. Mi fermo davanti all’ingresso , osservo i dolci colorati, sento i profumi, guardo le forme. Decido di entrare per prendere una tisana e i meravigliosi biscotti al cioccolato.

Utilizzato per la preparazione di molti dolci, spesso ne è  uno degli ingredienti principe. Esso rappresenta sempre un piacere unico, un attimo irripetibile sia preparato sotto forma di torta o biscotti oppure elaborato come cioccolatino o lavorato come una scultura oppure semplicemente usato come bevanda. Forse è per questo che  quando  si assaggia un cioccolatino se ne gusta uno dietro l’altro; non si riesce a smettere alla ricerca di quel momento che vorresti durasse all’infinito.

Mi abbandono ai  miei pensieri e perdo di vista  per un attimo lo scopo della mia passeggiata.

E’ sera e i negozi incominciano a chiudere, avverto un po’ di solitudine. Mi lascio attrarre e senza sensi di colpa ordino una tisana e miei biscotti preferiti. L’idea della tisana mi mette di buon umore e sono contenta di poterne gustare una di qualità.

Arriva l’ordinazione! Anche l’occhio vuole la sua parte… lo sanno bene  i pasticcieri professionisti  che puntano molto sull’aspetto dei loro prodotti.

Dopo queste considerazioni osservo la tazza di porcellana: la fisso  e penso alle varie tipologie di contenitori creati nei secoli per accogliere questa bevanda.  Sono rapita, di nuovo,  dai miei pensieri.

Una musica di sottofondo piacevole e coinvolgente mi distoglie dalle mie divagazioni e mi fa ritornare al presente. Osservo davanti a me la tisana fumante e profumata. Decido di osservarla, annusarla, provare a riconoscerne le varie componenti e infine di gustarla. L’assaporo, mi scalda il cuore… Era come me l’aspettavo!

Infinite sensazioni si sprigionano dentro di me. Un piacere che perdura al palato, accompagnato dal dolce sapore dei biscottini al cioccolato. La solitudine di prima è solo un ricordo  che si è trasformato in una dolce malinconia autunnale che decido di assaporare e accettare.

Finisco  di centellinare la bevanda , prodigioso dono della natura. E’ tardi! E’ ora di andare a casa: un libro interessante, un divano accogliente, una coperta avvolgente, la fiamma tremolante di una candela e una lunga meditazione faranno da cornice  alle ombre della notte.

E’ questo il meraviglioso, misterioso e magico effetto che ha la mindfulness su di me…!